Bene Orlando sui cambiamenti climatici, Zanonato si adegui
“La posizione del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che insieme ai suoi colleghi tedesco, inglese e francese ha chiesto formalmente che l’Unione europea fissi al 40% il taglio delle emissioni di gas climalteranti entro il 2030, è un segnale importante e prezioso di consapevolezza”. E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, esponenti di “Green Italia”, commentando la lettera indirizzata alla Commissione europea dai ministri dell’ambiente dei quattro principali Paesi dell’Unione in cui si chiede che l’Europa rafforzi l’impegno a difesa del clima e a favore di una più rapida transizione dal modello energetico basato sui fossili a quello fondato su efficienza ed energie pulite. “Orlando con la sua iniziativa – affermano gli esponenti ecologisti – mostra di comprendere fino in fondo che schierare il nostro Paese all’avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici è sì un urgente imperativo ambientale e sociale, visti i danni che già si osservano legati alle alterazioni del clima, ma è anche una grande, straordinaria occasione di innovazione e sviluppo per il nostro sistema economico. Infatti, è grazie ai target già in vigore se l’Italia ha conosciuto in questi anni di crisi un promettente decollo delle energie rinnovabili, che in controtendenza con la recessione ha fatto nascere e crescere migliaia di aziende e creato decine di migliaia di posti di lavoro. Portare l’obiettivo del taglio delle emissioni al 40% e fissare dei target specifici per le rinnovabili e l’efficienza energetica sarebbe dunque, per l’Italia e per l’Europa, un atto di responsabilità e di lungimiranza: speriamo solo che l’accelerazione di Orlando valga a superare le resistenze, gli ostacoli di quanti, da Confindustria al ministro Zanonato, finora hanno preferito difendere gli interessi parzialissimi dei grandi gruppi dell’energia fossile piuttosto che quelli generali dell’Italia”.