Se il Tav Torino-Lione diventa il demonio oppure Dio
Forse cominciano a capirlo. Anche i paladini più decisi del Tav Torino-Lione forse cominciano a capire che se il dibattito, il contraddittorio si costruiscono su un terreno troppo astratto e sostanzialmente estraneo alla materia stretta del contendere, questo conviene soprattutto ai pensieri – e ahinoi non soltanto ai pensieri – per i quali l’astrazione dalla realtà è il pane quotidiano. Come sono le azioni criminali – poco importa se sia corretto chiamarle “terrorismo” – di queste settimane contro le linee e gli impianti della rete ferroviaria ad alta velocità.
La responsabilità di questi atti – va sottolineato mille volte – è solo e soltanto di chi li compie, ma essi mostrano l’estrema dannosità del modo drogato in cui da anni si sviluppa lo scontro tra no-Tav e sì-Tav. Si sta parlando di una grande infrastruttura, non del demonio o di Dio, eppure i fronti più estremi dei favorevoli e dei contrari la trattano come un simbolo assoluto: appunto, come un’astrazione. Read More…