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Sulla par condicio Fico e il M5s fanno gli struzzi

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“Il Movimento 5 Stelle non nasconda la testa sotto la sabbia sulla par condicio: il punto non è se Grillo andrà o no a ‘Porta a Porta’, piuttosto il presidente Fico richiami tutte le testate e tutti i programmi inadempienti, a cominciare da ‘Ballarò’ e da ‘Piazza Pulita’, al rispetto della legalità e della democrazia”.

Lo dichiara Roberto Della Seta, candidato di Green Italia Verdi Europei.

“La lista Green Italia Verdi Europei, rappresentante in Italia del Partito Verde Europeo, il quarto attualmente all’europarlamento,  è silenziata dai maggiori talk show televisivi e ha un accesso minimo ai telegiornali. Tutto questo non solo danneggia noi, ma soprattutto vìola il diritto dei cittadini a un’informazione corretta e completa sulle prossime elezioni europee. L’atteggiamento pilatesco del presidente della Commissione di Vigilanza Rai è intollerabile, perché è di tutta evidenza che l’unico suo interesse è  quello di non disturbare il manovratore, con buona pace della par condicio e del diritto dei cittadini ad un’informazione pluralista”.

Basta sociologia d’accatto, il calcio c’entra eccome

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Articolo su Huffington Post

E’ colpa della società violenta. E’ colpa della crisi economica che incattivisce. E’ colpa dell’informazione urlata. Magari è colpa della famiglia che non educa bene. L’incredibile sceneggiata di ieri sera all’Olimpico, culminata nella processione di giocatori, funzionari di polizia, responsabili sportivi verso la curva del Napoli per “strappare” a Genny ‘a Carogna il definitivo “ok si giochi”, ha dato l’occasione per l’abituale tripudio di luoghi comuni a sfondo sociologico.

A ripeterli ossessivamente gli stessi telecronisti Rai, preoccupati di sottolineare ogni momento che “quello che è successo non c’entra col calcio”. Invece col calcio c’entra, eccome.
L’Italia non è un Paese più violento della Spagna, o dell’Inghilterra, o degli Stati Uniti. E quanto a violenza diffusa, i paragoni letti sui giornali con il Sudamerica fanno letteralmente ridere.

No, il problema è esattamente nel nostro calcio professionistico, questo sì peggiore di tutti gli altri. Un sistema in mano a personaggi spesso mediocri e impresentabili, a società che hanno rapporti quotidiani con i loro “ultrà”: consenso a questo o quel presidente in cambio di “benefit”. E un sistema, anche questa è una stupidaggine da sfatare, che non è marcio perché “muove” troppi quattrini: nel calcio spagnolo e inglese o nello sport professionistico americano ne girano anche di più ma senza i nostri “effetti collaterali”. Read More…

“Doping” elettorale: caro Pannella avevi ragione tu

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Articolo su Huffington Post

Dobbiamo chiedere scusa a Marco Pannella e ai radicaliQuando per anni strillavano, digiunavano, si incatenavano contro la Rai che negava loro pari dignità nell’accesso agli spazi informativi durante le campagne elettorali, anche noi come molti altri, pure d’accordo con molte delle battaglie che conducevano, li prendevamo per matti e per esaltati.

Invece avevano ragione loro. Il primo problema della democrazia italiana è che quando si vota il sistema dell’informazione radiotelevisiva, a cominciare dal servizio pubblico Rai, calpesta sistematicamente uno dei princìpi cardine di ogni sistema democratico: il diritto di tutti quelli che concorrono per ottenere il consenso degli elettori a informare i cittadini sul fatto che ci sono, su chi sono, su cosa propongono.

Ce ne accorgiamo solo adesso – questa è certamente una nostra colpa – perché solo adesso ci troviamo tra le “vittime”. Concorriamo nelle elezioni europee con una lista – “Green Italia Verdi Europei” – che rappresenta in Italia il quarto partito per numero di deputati del Parlamento europeo. Ma la Rai ci ignora. Read More…

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