Il Pd è fallito. E ora?
Articolo con Francesco Ferrante su Huffington Post –
Il Pd è fallito. “Quel” Partito democratico preconizzato da Prodi con l’Ulivo e tenuto a battesimo da Veltroni al Lingotto non esiste più, e se mai dovesse risuscitare (forse ce ne sarebbe bisogno) dovrà accadere altrove.
Quel Pd non esiste più, e il modo in cui questo Pd sta reagendo alla sconfitta del 4 marzo ne è l’ultima, definitiva prova. Così sembra davvero “accanimento terapeutico” l’affannarsi di tanti che da dentro e da fuori invocano dal Partito democratico saggezza, umiltà, ripresa di iniziativa politica.
Una parte di responsabilità ricade proprio sulle spalle dei due “padri fondatori”: di Walter Veltroni che lasciando la guida del Pd nel febbraio 2009 si è arreso troppo presto ai “conservatori della ditta di sinistra”; di entrambi, Veltroni e Prodi, che non hanno denunciato per tempo lo stravolgimento in atto del progetto originario che aveva dato forma al Pd.
Anche chi scrive ha le sue colpe: alla fine del 2012 fummo tra i pochissimi parlamentari del Pd (in Senato meno di 10 su un gruppo di oltre 100) che sostennero Renzi nella sua prima corsa a segretario del Pd. Vedevamo nella sua energia e nella carica innovativa che sembrava esprimere l’ultima occasione per rivitalizzare un progetto politico che dopo la fine prematura della segreteria Veltroni si era avvitato su se stesso.
Non abbiamo capito che la “rottamazione” invocata da Renzi era culturalmente vuota: per dire, il tasso di attenzione alla questione ambientale era infinitesimo nel Pd di Bersani ed è rimasto infinitesimo nel Pd renziano. Read More…