Ludovico Vico

Ilva e Terra dei fuochi:dov’era la sinistra?

ALTOFORNO

Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post

Si dice: vent’anni di berlusconismo hanno affossato l’Italia. Vero, ma con una “avvertenza”: che per buoni sette di questi vent’anni al governo dell’Italia c’è stata la sinistra e che sempre nel “ventennio” la sinistra è stata forza principale di governo in molte regioni e città del Paese.

Che cosa ha fatto la sinistra italiana per contrastare sul campo dell’azione di governo il berlusconismo, per mostrare non a parole ma con i comportamenti e con le decisioni di essere “un’altra cosa”, una “cosa” alternativa sul piano dell’etica pubblica, del senso civico, della sensibilità sociale?

Due vicende diverse tra loro ma entrambe legate alla “questione ambientale” – l’Ilva di Taranto sotto sequestro perché da decenni avvelena un’intera città e la “terra dei fuochi” nel casertano piena zeppa di discariche della camorra – spingono a rispondere: ha fatto poco o niente. Read More…

Da Alitalia a Ilva, da Bersani a Colaninno Jr: quei rapporti opachi tra Pd e mondo degli “affari”

ALITALIA:CORSA EVITARE 600 ESUBERI,VERSO ACCORDO SOLIDARIETA'

Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post

Il Pd ha un problema. Più esattamente: ne ha tanti, ma uno in particolare che è proprio tutto suo, costitutivo, non dipende né dall’azzardo delle larghe intese né dalle imboscate di Berlusconi e neppure dall’aspra dialettica congressuale. È un problema che condivide con altri, ma nel suo caso è particolarmente ingombrante vista l’ambizione, del Pd medesimo, di proporsi come forza centrale per un cambiamento radicale e virtuoso.

Questo problema in più nasce da un rapporto vischioso, talvolta decisamente opaco con la sfera degli interessi economici.

Il punto, sia chiaro, non è che il Pd intrattiene relazioni con il mondo dell’impresa e anche con singoli imprenditori: sarebbe una follia se non lo facesse, poiché le necessità e le richieste delle imprese sono parte decisiva di ogni progetto plausibile di governo dell’Italia.

No, la faccenda è diversa: è che talvolta, abbastanza spesso, questi legami paiono ispirati da logiche inconfessabili, cioè fanno sorgere il dubbio che sulle posizioni e sulle scelte del Pd la convenienza privata di questo o di quell’interesse “costituito” pesi di più di una considerazione, per quanto opinabile, dell’interesse generale.

Meglio di tanti scandali che vedono accusati di corruzione esponenti del Pd – da Penati, a Del Turco, a Lorenzetti, fino alle ricorrenti indagini che coinvolgono dirigenti del Pd siciliano -, meglio persino di quel monumento agli intrecci impropri tra sinistra politica e sistema bancario che si chiama Monte dei Paschi, due altri esempi, sebbene irrilevanti sul piano giudiziario, aiutano a chiarire ciò che intendiamo. Read More…

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