Fori Imperiali

Contro Marino l’assalto dei poteri abusivi spodestati

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Articolo su Huffington Post –

Attorno al decreto “salva-Roma”, alla sua decadenza, agli attacchi concentrici contro il sindaco Marino da parte di avversari, presunti alleati e altri interessi vari si sta consumando una mistificazione davvero smisurata.

Cosa davvero si rimprovera all’amministrazione Marino, che governa la capitale da poco più di sei mesi?

Non certo il buco di bilancio, graziosa eredità di Alemanno che per due anni ha continuato a spendere centinaia di milioni che in base ad un decreto del governo Monti del 2011 non arrivavano più. No, Marino è sotto attacco per tutt’altro, e proprio la vicenda del decreto “salva-Roma” lo dimostra. Il provvedimento non è caduto per l’opposizione, scontata e fisiologica, di Cinquestelle e Lega, ma a causa del “fuoco amico“. E’ stato tenuto fermo per settimane in Senato perché una parte della maggioranza pretendeva, per approvarlo, che vi fosse inserito l’obbligo per il Comune di Roma di dismettere le partecipazioni nelle aziende ex-municipalizzate, a cominciare da Acea. Pretesa non proprio innocente, visto che ad avvantaggiarsi della vendita delle quote di Acea oggi in mano comunale sarebbero i soci privati, primo fra tutti quel Caltagirone (15% delle azioni) che a Roma spadroneggia un po’ dappertutto: costruzioni, Acea, giornali… Marino ha rifiutato questa ipotesi, e ha fatto benissimo per la banale ragione che Acea si occupa, oltre che di elettricità (piuttosto male con il suo attuale management privato), anche di acqua, e privatizzare la gestione delle risorse idriche vorrebbe dire rinnegare il risultato dei referendum del 2011 in base al quale la gestione dell’acqua dev’essere pubblica.  Read More…

Sabato prossimo a Roma si fa la rivoluzione. Verde

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Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post

Sabato prossimo (dalle 10 alle 20) i Fori Imperiali a Roma – davvero pedonalizzati quel giorno – si riempiranno non solo della consueta folla di romani e turisti che si ritrova in questo luogo unico al mondo tutte le volte che viene liberato dai tubi di scappamento, ma anche di decine di stand delle imprese delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Pannelli solari, mini-eolico, impianti per il biogas, innovazioni teologiche per il green building, e tanto altro ancora: sarà la “fiera dell’innovazione e dell’energia distribuita”. Sono state le associazioni ambientaliste (Legambiente, Wwf e Greenpeace) che insieme al Kyoto Club hanno deciso di mostrare “per strada” la rivoluzione energetica già in cammino: in cammino perché piace sempre di più ai cittadini; in cammino nonostante le campagne mediatiche contro le rinnovabili orchestrate dai poteri forti dei grandi gruppi industriali delle energie fossili (Enel ed Eni in testa) che disgraziatamente hanno trovato finora supina attenzione in tutti gli schieramenti politici, come testimoniano i tentativi di fermare le nuove energie venuti dagli ultimi tre, pessimi, ministri dello sviluppo (Romani, Passera e Zanonato) e sostenuti da tanti altri. Read More…

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