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I ministri del G7 dell’Energia hanno le mani sporche di carbone

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Con un sacco colmo di 30 kg di carbone e con un pannello solare gli attivisti della lista Green Italia Verdi Europei, guidati dai candidati alle elezioni europee Angelo Bonelli e Roberto Della Seta, hanno manifestato questo pomeriggio di fronte all’hotel Majestic di Roma, in concomitanza della conferenza stampa di chiusura del G7 dell’Energia.

“I ministri del G7 – ha dichiarato Roberto Della Seta – hanno le mani sporche, nere come questo carbone che abbiamo portato al ministro dello Sviluppo economico Guidi. Il ministro è nel governo Renzi la rappresentante diretta di quella parte di Confindustria che difende gli interessi dell’industria delle fonti fossili. Fonti fossili che in Italia sotto varie forme il Governo continua a sostenere  con più di 9 miliardi di euro di finanziamenti pubblici all’anno. Inoltre, proprio in queste ore il ministro Guidi e il governo Renzi stanno preparando un decreto che taglierebbe ulteriormente le gambe a migliaia di imprese delle rinnovabili, con nuovi balzelli e tagli retroattivi. Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica  è per il nostro Paese l’unica strada per aumentare l’indipendenza energetica”.

Salvini ai cancelli dell’Ilva di Taranto è senza pudore

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“Matteo Salvini leader del partito che ha votato nel 2010 il decreto che derogava ai limiti  di inquinamento industriale per consentire all’Ilva di continuare ad avvelenare la città di Taranto oggi farà tappa davanti ai cancelli della fabbrica dei veleni: una farsa indegna e vergognosa, perché la Lega di Salvini è stata parte integrante della “cupola  politica” che da anni spalleggia i Riva. Evidentemente  la mancanza di pudore tra chi in questi anni ha alimentato il dramma di Taranto non si ferma nemmeno di fronte al dolore e alle sofferenze di migliaia di cittadini.”

Basta con le tragedie per mancata prevenzione. Bisogna mettere in sicurezza il territorio con i fondi europei

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“Gli smottamenti e le frane causate dalla pioggia caduta nelle ultime ore nelle Marche confermano la fragilità del territorio italiano, con l’82% dei comuni in situazioni a rischio e oltre la metà della popolazione che vive in aree soggette a frane ed alluvioni. Il dramma della persona morta per l’allagamento della strada che ne ha impedito il soccorso è l’ennesimo tragico tributo all’incuria del territorio e alla mancata prevenzione”.
Lo dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, candidati di Green Italia Verdi Europei alle elezioni europee.
“Lo Stato – continuano gli esponenti ecologisti – spende ben 2 miliardi di euro ogni anno per tamponare i danni dopo un incidente o l’ennesima emergenza maltempo. Negli ultimi 80 anni in Italia ci sono state 5.400 alluvioni e ben 11 mila frane, e occorre superare l’approccio emergenziale ai danni causati del maltempo, e approntare piuttosto un piano organico di interventi per la messa in sicurezza del territorio: dal contenimento delle frane, alla sistemazione delle pendici, alla regolazione di torrenti e corsi d’acqua, alla bonifica idraulica, al definitivo no ad ogni ipotesi di condono di immobili costruiti in zone a rischio. Per cominciare da subito a rendere più sicuro il nostro Paese, attivando un ciclo occupazionale positivo, occorre mettere mano ai 1,6 miliardi di euro già disponibili, e reperire nuove risorse per la riduzione del rischio idrogeologico, utilizzando i fondi europei e il fondo sviluppo e coesione del 2014-2020”.
“Occorre infine prevedere l’ esclusione degli investimenti per la prevenzione dal Patto di stabilità interno degli enti territoriali” – concludono gli esponenti di Green Italia Verdi Europei.

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