della seta

Per Berlusconi servizi sociali ad Auschwitz

Berlusconi

“L’incredibile uscita di Silvio Berlusconi, che paragona i suoi figli agli ebrei perseguitati da Hitler ha perlomeno un merito: risolve il dubbio su dove spedire il pregiudicato a scontare la pena alternativa dei servizi sociali.

Mandiamolo ad Auschwitz, dove per qualche mese potrà constatare di persona che tipo di persecuzione riservassero i nazisti agli ebrei”.

E’ quanto dichiara Roberto Della Seta, esponente di Green Italia, commentando le ultime dichiarazioni dell’ex premier.

“Le parole di Berlusconi – continua Della Seta – suscitano un misto di schifo e commiserazione, ma soprattutto confermano la sua totale indegnità a ricoprire qualunque ruolo pubblico.

C’è da sperare che il prossimo 27 novembre questa miserabile anomalia venga sanata”.

Negazionismo, il pericolo del reato

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Articolo sul “il manifesto”

“Lo Stato non può e non deve intervenire in tema di libertà del pensiero, della parola, della ricerca storica: non può e non deve
nemmeno di fronte ad affermazioni miserabili e aberranti come la negazione o la minimizzazione di un fatto – lo sterminio pianificato e sistematico di milioni di ebrei da parte del nazismo e dei suoi alleati – che solo persone in malafede o incapaci d’intendere possono mettere in discussione”.
E’ quanto scrivo  in un editoriale sul “Manifesto” di oggi, schierandomi contro l’approvazione del reato di negazionismo (che
prevede fino a 5 anni di carcere per chi nega o minimizza i genocidi della storia) e richiamando le analoghe posizioni di chi, da Rodotà a Garton Ash, in passato ha preso posizione contro la scelta di proibire per legge il negazionismo.

Clicca sul link per leggere l’articolo integrale sulle pagine del giornale 18ott13_manifesto

“Sui rifiuti solo promesse, servono verità e coraggio” – Corriere della Sera

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L’edizione romana del Corriere della Sera ospita un mio intervento ( qui l’articolo in pagina corsera_roma ) scritto con Francesco Ferrante sullo spinoso argomento dei rifiuti a Roma e su come la nuova amministrazione di centrosinistra stia affrontando l’emergenza.

Occhio non vede cuore non duole. Si può battezzare così la via scelta dal l’amministrazione capitolina per fronteggiare il problema rifiuti. Insomma: anziché “rifiuti zero”, come nello slogan di chi ritiene possibile recuperare, riusare, riciclare tutta la spazzatura che produciamo in città, “rifiuti altrove”.

Il primo a indicare questa strada è stato due anni fa il sindaco di Napoli De Magistris, che dopo aver promesso una vera rivoluzione nella gestione dei rifiuti – raccolta differenziata in sei mesi al 70%, nemmeno un chilo di spazzatura negli inceneritori -, ora con la raccolta differenziata ferma al palo spedisce la “monnezza” napoletana a bruciare a Rotterdam. L’esempio partenopeo, così pare, sta facendo scuola anche nella capitale. Chiusa Malagrotta, i rifiuti romani non differenziati (oltre 3 mila tonnellate al giorno) vengono spediti a centinaia di chilometri da dove sono stati prodotti: in Piemonte, in Emilia, in Lombardia, prossimamente anche all’estero. Read More…

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