della seta

Report – Patto d’acciaio

InquinamentoDi seguito il video del servizio della trasmissione Report “Patto d’acciaio”.

Grazie alla complicità dei poteri forti, ai blandi controlli, alle regole su misura, oggi l’Ilva è una barca alla deriva, con i proprietari, i milanesi Riva, che hanno perso il comando, lasciando le casse vuote. Report mostra dove sono finiti i generosi profitti intascati dai Riva grazie alla produzione d’acciaio a Taranto e che avrebbero dovuto investire nel risanamento.

In questa vicenda ho avuto un ruolo anch’io, finito nel mirino dei Riva e di una certa parte del Pd per cui ero “scomodo”.

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-eb349f06-8a3d-43e5-94d9-03a93e850381.html

Dal Pdl due “porcate” nella Legge di stabilità sul consumo di suolo e sugli stadi

cantieri

“Due belle ‘porcate’ firmate entrambe Pdl: una per consentire la costruzione senza regole di interi quartieri col pretesto di nuovi stadi, l’altra per stravolgere le previsioni urbanistiche dando il via libera alla cementificazione massiccia di suolo libero. C’è anche questo nel diluvio di emendamenti alla Legge di stabilità, c’è solo da augurarsi che il Parlamento fermi i massacratori del territorio”.

E’ quanto afferma Roberto Della Seta, esponente di Green Italia, denunciando i contenuti di due emendamenti alla Legge di stabilità depositati dai senatori del Pdl Bonfrisco e Milo.

“Se passasse la norma sugli stadi – continua Della Seta – si regalerebbe a qualche famelico presidente di società di calcio la possibilità di realizzare case, negozi, uffici in deroga a tutti gli strumenti urbanistici, mentre con l’altro emendamento si autorizzano mega-varianti ai piani regolatori che favorirebbero il consumo selvaggio di suolo libero. Sono proposte insensate e pericolose, che distruggerebbero l’ambiente e il paesaggio senza portare alcun vantaggio alla tanto reclamata ripresa economica. Se parlamento e governo vogliono davvero ridare fiato all’industria edilizia nell’intesse generale, stabilizzino piuttosto il credito d’imposta del 65% alle ristrutturazioni energetiche degli edifici, una misura che ha portato decine di migliaia di posti di lavoro e fatto risparmiare in energia e in inquinamento”.

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