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Basta sociologia d’accatto, il calcio c’entra eccome

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Articolo su Huffington Post

E’ colpa della società violenta. E’ colpa della crisi economica che incattivisce. E’ colpa dell’informazione urlata. Magari è colpa della famiglia che non educa bene. L’incredibile sceneggiata di ieri sera all’Olimpico, culminata nella processione di giocatori, funzionari di polizia, responsabili sportivi verso la curva del Napoli per “strappare” a Genny ‘a Carogna il definitivo “ok si giochi”, ha dato l’occasione per l’abituale tripudio di luoghi comuni a sfondo sociologico.

A ripeterli ossessivamente gli stessi telecronisti Rai, preoccupati di sottolineare ogni momento che “quello che è successo non c’entra col calcio”. Invece col calcio c’entra, eccome.
L’Italia non è un Paese più violento della Spagna, o dell’Inghilterra, o degli Stati Uniti. E quanto a violenza diffusa, i paragoni letti sui giornali con il Sudamerica fanno letteralmente ridere.

No, il problema è esattamente nel nostro calcio professionistico, questo sì peggiore di tutti gli altri. Un sistema in mano a personaggi spesso mediocri e impresentabili, a società che hanno rapporti quotidiani con i loro “ultrà”: consenso a questo o quel presidente in cambio di “benefit”. E un sistema, anche questa è una stupidaggine da sfatare, che non è marcio perché “muove” troppi quattrini: nel calcio spagnolo e inglese o nello sport professionistico americano ne girano anche di più ma senza i nostri “effetti collaterali”. Read More…

Più cemento che pallone. Su nuovi stadi il governo propone “Legge-Cricca”

“E’ una legge-cricca, con il pretesto di realizzare nuovi stadi consentirebbe a un piccolo gruppo di palazzinari particolarmente spregiudicati di sommergere di nuovo cemento le nostre città, costruendo fuori dai piani urbanistici e contro i vincoli ambientali e paesaggistici”.

Roberto Della Seta, senatore Pd e capogruppo in Commissione Ambiente, commenta così le proposte di modifica alla legge sugli stadi avanzate dal Governo alla Camera. “Sotto la pressione di qualche presidente di squadra di calcio più interessato al cemento che al pallone, il Governo vorrebbe imporre una legge devastante per il territorio.Gli stadi sarebbero l’occasione per realizzare milioni di metri cubi in deroga a tutte le norme ambientali e urbanistiche. Un’autentica truffa, che cerca di sfruttare la passione calcistica di milioni di italiani per arricchire una piccola cricca”.

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