Il nuovo stadio della Roma sia pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale

stadio_roma

“Il nuovo avveniristico progetto dello stadio per la nostra Roma ci mette,nella condizione particolare di rigorosi ambientalisti e di ferventi romanisti,di dovere auspicare una sostenibilità totale del progetto per quanto riguarda i materiali utilizzati, l’efficienza energetica dell’impianto, la possibilità di accedervi utilizzando il trasporto su ferro e infine  la necessità di verificare scrupolosamente la compatibilità urbanistica ed ambientale della location. Modernità significa soprattutto  una ‘visione Green’  del progetto : ci auguriamo sia rigorosa,sia da ambientalisti che da romanisti”.

Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Roberto Della Seta e Fabio Granata.

Renzi: tra me e il “popolo” nessun corpo intermedio

huff_post

“Chissenefrega dei sindacati, io parlo direttamente ai lavoratori”, “Chissenefrega di Confindustria, io parlo direttamente alle imprese”. La novità radicale del discorso pubblico di Matteo Renzi è bene raffigurata in questo che è stato un leit-motif della strategia mediatica del capo del governo per “preparare” l’annuncio del suo piano contro la crisi. Un ritornello sicuramente di successo, che sul piano del consenso per il Renzi-pensiero sembra funzionare alla grande.

Che cosa c’è di originale, di “rivoluzionario” in questi giudizi? Per molti c’è soprattutto il segno di uno stile comunicativo semplice, diretto, “impressionistico”: qui starebbe la forza vincente di Renzi, nella sua straordinaria capacità di “arrivare” all’opinione pubblica come uno che parla la stessa lingua degli italiani qualunque e del quale per questo gli italiani qualunque possono fidarsi.

Invece secondo noi c’è di più. Ridurre a puro imballaggio, a una furbizia tattica le battute sprezzanti dedicate da Renzi a sindacati e Confindustria è al tempo stesso fargli torto e concedergli troppo: fargli torto perché così si finisce per rappresentarlo come una specie di piazzista del tutto disinteressato alla qualità della “merce” che vende, concedergli troppo perché non si vede – o non si dice – che con questo genere di esternazioni Matteo Renzi esprime con verità e con coerenza un’idea del proprio ruolo e del rapporto tra politica e società non priva di qualche insidia.

Renzi insomma va preso sul serio. Quando liquida il sindacato dei lavoratori e quello dei datori di lavoro come intermediari fastidiosi nel rapporto diretto tra lui e il “popolo”, dice ciò che pensa. Questo attacco, bisogna dire, trova appigli formidabili nella realtà: in decenni di abuso della concertazione, spesso interpretata dalle parti sociali come teorizzazione di un proprio diritto di veto alle decisioni della politica; e poi nella progressiva trasformazione delle principali organizzazioni di rappresentanza economico-sociale in strutture burocratiche tendenzialmente autoreferenziali, non meno “caste” della casta dei politici. Renzi in questo senso non fa che certificare un dato evidente da tempo ma a lungo oscurato: il legame spezzato tra rappresentanti e rappresentati non vale solo per i partiti, riguarda con uguale profondità le organizzazioni sindacali e imprenditoriali sempre più lontane dai problemi e dagli interessi di lavoratori e imprese. Read More…

Chi non vuole i Rolling Stones al Circo Massimo non vuole il bene di Roma

Circo-Massimo

“Roma ha bisogno di essere riportata all’attenzione del mondo per quello che è, ovvero una città dalla storia e bellezza unica.E l’immagine di uno dei suoi luoghi simbolo, il Circo Massimo, inondato dalle note dei Rolling Stones, il gruppo rock per antonomasia, è un’occasione da non perdere. Chi vi si oppone a prescindere non vuole il bene di Roma, ma vuole che la città si chiuda al mondo”.

Lo dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, esponenti di Green Italia, in merito alle polemiche sul concerto dei Rolling Stones che si dovrebbe tenere il 22 giugno a Roma.

“Dice giustamente il sindaco Marino – continuano gli esponenti di Green italia – che la grande bellezza è rock, ovvero fruire di uno spettacolo di altissimo livello in un contesto di storia e interesse archeologico che non ha eguali nel mondo. Chi dice invece no al concerto, prefigurando danni irreparabili in nome dello sfruttamento commerciale, vuole una città abbandonata al declino. Read More…

1 33 34 35 36 37 63  Scroll to top