Politica

Ilva e Terra dei fuochi:dov’era la sinistra?

ALTOFORNO

Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post

Si dice: vent’anni di berlusconismo hanno affossato l’Italia. Vero, ma con una “avvertenza”: che per buoni sette di questi vent’anni al governo dell’Italia c’è stata la sinistra e che sempre nel “ventennio” la sinistra è stata forza principale di governo in molte regioni e città del Paese.

Che cosa ha fatto la sinistra italiana per contrastare sul campo dell’azione di governo il berlusconismo, per mostrare non a parole ma con i comportamenti e con le decisioni di essere “un’altra cosa”, una “cosa” alternativa sul piano dell’etica pubblica, del senso civico, della sensibilità sociale?

Due vicende diverse tra loro ma entrambe legate alla “questione ambientale” – l’Ilva di Taranto sotto sequestro perché da decenni avvelena un’intera città e la “terra dei fuochi” nel casertano piena zeppa di discariche della camorra – spingono a rispondere: ha fatto poco o niente. Read More…

Un errore sospendere la tutela a Fabio Granata

Inquinamento

“Dal 31 ottobre verrà sospesa la tutela della polizia verso Fabio Granata, già vicepresidente della Commissione Antimafia e protagonista dell’impegno politico e sociale contro la criminalità organizzata.

E’ un errore, un errore grave tanto più perché Granata, membro del direttivo nazionale di Legambiente e tra i fondatori del movimento ‘Green Italia’, proprio in queste settimane è protagonista di una battaglia delicata e decisamente esposta contro i veleni industriali nell’area di Augusta”. E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante di ”Green Italia”, che aggiungono: “Granata è stato bersaglio anche recente di minacce sia telefoniche che epistolari, è citato da Mori come uno dei ‘teorici della lobby che ha inventato la trattativa Stato-mafia’, ha condotto e conduce mobilitazioni contro interessi forti e spesso illegali dal cemento ai rifiuti alle trivellazioni petrolifere. Sospendergli la tutela in questo momento darebbe un messaggio ambiguo e pericoloso ai suoi numerosi ‘nemici’”.

Tav, ci mancava il nostalgico De Luca

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Articolo sul Fatto Quotidiano

Ci mancavano le amenità “anarco-movimentiste” di Erii De Luca, inframmezzate dall’abbraccio mortale ai no-Tav dei brigatisti in carcere e dal criminale pacco-bomba spedito a un giornalista torinese della Stampa, per cancellare del tutto ogni traccia residua di razionalità e di confronto nel merito dal dibattito pro e contro la Torino – Lione.

Non bastavano le falangi contrapposte  e ugualmente ottuse dei si-Tav e dei no-Tavv, capeggiate dagli Esposito e dai Perino che sulle rispettive, più o meno disinteressate ideologie hanno costruito grande visibilità, e nel caso di Esposito, discreta carriera.

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