Economia

Si piangono le vittime causate dalle cementificazioni selvagge e il Governo propone un emendamento vergognoso per gli stadi

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“Proprio nelle ore in cui si contano le vittime dell’ ennesima alluvione annunciata nell’Italia consumata dal cemento, il governo Letta sta depositando un emendamento alla Legge di stabilità  che con il pretesto  di realizzare nuovi  stadi e impianti sportivi consentirebbe di realizzare interi quartieri scavalcando sia le previsioni urbanistiche sia le norme a tutela dell’ambiente e dei beni culturali”.

La denuncia è di Roberto Della Seta di Green Italia, che nella scorsa legislatura in Parlamento fu tra i pochi a opporsi a proposte analoghe, fortunatamente tramontate.

“E’ incredibile- aggiunge Della Seta –  che nelle ore in cui ci si stracciano le vesti per le conseguenze di decenni di cementificazioni selvagge del territorio proprio dal Governo venga questa vergognosa proposta. Mi auguro  che il Parlamento abbia il pudore di fermare questa autentica schifezza”.

Report – Patto d’acciaio

InquinamentoDi seguito il video del servizio della trasmissione Report “Patto d’acciaio”.

Grazie alla complicità dei poteri forti, ai blandi controlli, alle regole su misura, oggi l’Ilva è una barca alla deriva, con i proprietari, i milanesi Riva, che hanno perso il comando, lasciando le casse vuote. Report mostra dove sono finiti i generosi profitti intascati dai Riva grazie alla produzione d’acciaio a Taranto e che avrebbero dovuto investire nel risanamento.

In questa vicenda ho avuto un ruolo anch’io, finito nel mirino dei Riva e di una certa parte del Pd per cui ero “scomodo”.

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-eb349f06-8a3d-43e5-94d9-03a93e850381.html

Spiagge in vendita: perché era la madre di tutte le porcate

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Articolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post

Altro che “porcellum”. La proposta di vendere le nostre spiagge per fare cassa – messa nero su bianco da tutto il Pdl e, ahinoi, anche da alcuni senatori Pd che solo all’ultimo l’hanno ritirata – è davvero la madre di tutte le “porcate”. Si può prenderla a ridere, citando Totò che vendeva la Fontana di Trevi a un turista americano, ma il tema è terribilmente serio perché in gioco ci sono la difesa del paesaggio italiano e il grande tema dei beni comuni irriducibili a merce.

In realtà l’idea di vendere ai privati le spiagge non è nuova, anzi rappresenta uno degli esempi più ricorrenti di questi anni di liberismo italiano “all’amatriciana”. A lanciare per primo il sasso fu nel 2005 l’allora ministro dell’economia Tremonti, che propose testualmente: “Vendiamo tutte le spiagge, e con il ricavato finanziamo strutture utili al turismo del sud, come gli aeroporti a 4 piste”. La sparata di Tremonti riassumeva con impareggiabile chiarezza uno dei chiodi fissi del berlusconismo: l’assalto al territorio, la vocazione a consumare più suolo possibile, a favorire l’abusivismo edilizio e a cancellare ogni regola urbanistica che ha partorito due condoni edilizi generalizzati e innumerevoli piani casa. Provvedimenti naturalmente inutili ad affrontare il dramma, vero e urgente, del disagio abitativo che assilla milioni di italiani, invece utilissimi a premiare i corsari del cemento selvaggio, ecomafie comprese. Read More…

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