Posts by: Roberto Della Seta

Dal Pdl due “porcate” nella Legge di stabilità sul consumo di suolo e sugli stadi

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“Due belle ‘porcate’ firmate entrambe Pdl: una per consentire la costruzione senza regole di interi quartieri col pretesto di nuovi stadi, l’altra per stravolgere le previsioni urbanistiche dando il via libera alla cementificazione massiccia di suolo libero. C’è anche questo nel diluvio di emendamenti alla Legge di stabilità, c’è solo da augurarsi che il Parlamento fermi i massacratori del territorio”.

E’ quanto afferma Roberto Della Seta, esponente di Green Italia, denunciando i contenuti di due emendamenti alla Legge di stabilità depositati dai senatori del Pdl Bonfrisco e Milo.

“Se passasse la norma sugli stadi – continua Della Seta – si regalerebbe a qualche famelico presidente di società di calcio la possibilità di realizzare case, negozi, uffici in deroga a tutti gli strumenti urbanistici, mentre con l’altro emendamento si autorizzano mega-varianti ai piani regolatori che favorirebbero il consumo selvaggio di suolo libero. Sono proposte insensate e pericolose, che distruggerebbero l’ambiente e il paesaggio senza portare alcun vantaggio alla tanto reclamata ripresa economica. Se parlamento e governo vogliono davvero ridare fiato all’industria edilizia nell’intesse generale, stabilizzino piuttosto il credito d’imposta del 65% alle ristrutturazioni energetiche degli edifici, una misura che ha portato decine di migliaia di posti di lavoro e fatto risparmiare in energia e in inquinamento”.

Giornalismo e «disinformazia» sulla Torino-Lione

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Articolo di Roberto Della Seta, Monica Frassoni, Beppe Gamba sul “Manifesto” – 6 novembre 2013

Nella «guerra fredda» che si com­batte da oltre un decen­nio sul pro­getto Tav Torino-Lione, l’informazione ha sem­pre gio­cato un ruolo rile­vante. Così sul fronte del movi­mento no-Tav, spe­cia­liz­za­tosi in uno sforzo costante di «contro-informazione», e così dalla parte dei soste­ni­tori dell’opera, che deci­sa­mente più rap­pre­sen­tati e influenti nelle cabine di comando dei grandi media fanno spesso ricorso agli stru­menti clas­sici della «disin­for­ma­zia». È un esem­pio di disin­for­ma­zione la pagina uscita su la Repub­blica di alcuni giorni fa a firma di Paolo Gri­seri. L’articolo parte dalla seguente domanda reto­rica: per­ché men­tre in Pie­monte la fer­ro­via che buca la mon­ta­gna è vista da molti come un disa­stro per l’ambiente e come un immenso spreco di denaro pub­blico, in Sviz­zera invece il nuovo tun­nel fer­ro­via­rio del Got­tardo – ana­logo per lun­ghezza e per costo — è stato accolto da tutti, Verdi ed eco­lo­gi­sti in testa, come un’opera «sal­vi­fica»? Domanda reto­rica per­ché per Gri­seri la rispo­sta è scon­tata: la sola dif­fe­renza tra le due vicende sta nel fatto che l’Italia è il Paese del Nimby, del loca­li­smo, del par­ti­co­la­ri­smo, della con­ser­va­zione, e invece in Sviz­zera ogni cit­ta­dino, gruppo, comi­tato sa rico­no­scere e far pre­va­lere l’interesse gene­rale e le esi­genze del pro­gresso.

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Per Berlusconi servizi sociali ad Auschwitz

Berlusconi

“L’incredibile uscita di Silvio Berlusconi, che paragona i suoi figli agli ebrei perseguitati da Hitler ha perlomeno un merito: risolve il dubbio su dove spedire il pregiudicato a scontare la pena alternativa dei servizi sociali.

Mandiamolo ad Auschwitz, dove per qualche mese potrà constatare di persona che tipo di persecuzione riservassero i nazisti agli ebrei”.

E’ quanto dichiara Roberto Della Seta, esponente di Green Italia, commentando le ultime dichiarazioni dell’ex premier.

“Le parole di Berlusconi – continua Della Seta – suscitano un misto di schifo e commiserazione, ma soprattutto confermano la sua totale indegnità a ricoprire qualunque ruolo pubblico.

C’è da sperare che il prossimo 27 novembre questa miserabile anomalia venga sanata”.

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