Posts by: Roberto Della Seta

Sui rifugiati l’Italia vittima dell’Europa? Alfano e Renzi ma che state a dì!

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Articolo su Huffington Post

“È tutta colpa dell’Europa che ci lascia soli a fronteggiare un afflusso immenso, continuo, inarrestabile di disperati”.

Come già in passato, anche davanti all’ennesima strage di innocenti in fuga nel Mediterraneo il governo italiano ha reagito puntando il dito sull’Europa. Per il ministro dell’interno Angelino Alfano, “l’Europa non ci sta aiutando a recuperare i morti e a soccorrere i vivi” e “l’Italia non può diventare la prigione dei rifugiati politici”. Ancora più duro il presidente del consiglio Renzi: “L’Unione europea – ha dichiarato – salva le banche ma fa morire i bimbi”.

Davvero le larghe intese, in questo caso, danno il peggio di se stesse, allineando l’intero governo e l’ampia maggioranza che lo sostiene su due colossali bugie.

Prima bugia: l’Europa non sostiene l’Italia nelle politiche di accoglienza verso gli immigrati e i rifugiati. Questo, semplicemente, non è vero. Solo negli ultimi sei anni il nostro Paese ha ricevuto quasi 300 milioni di euro da diversi fondi europei collegati alle politiche dell’immigrazione: controllo delle frontiere, rimpatri, rifugiati, integrazione. Sarebbe interessante sapere come questi quattrini sono stati spesi, ma un fatto è certo: non sono stati usati per costruire una politica dell’immigrazione e dell’asilo degna di questo nome. In particolare, l’Italia è totalmente incapace – malgrado gli sforzi generosi di molti di coloro che se ne occupano – di garantire ai richiedenti asilo un’accoglienza dignitosa e tempi accettabili per ottenere risposta alle loro domande. Anche da qui nascono i problemi di gestione dei Centri di Accoglienza dei Richiedenti Asilo: difficile aspettarsi serenità e spirito collaborativo da chi deve attendere tempi biblici prima di sapere se gli verrà o no riconosciuto lo status di rifugiato. Read More…

A Taranto catastrofe sanitaria che le istituzioni non affrontano

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“A Taranto siamo di fronte ad una catastrofe sanitaria ed ambientale che le istituzioni continuano a non affrontare nonostante i dati sulla mortalita’ che si leggono nell’ultimo rapporto Sentiero sono un vero e proprio bollettino di guerra”. Lo hanno dichiarato il leader dei Verdi Angelo Bonelli e l’ex senatore Roberto Della Seta, entrambi candidati alle Europee nelle liste di Green Italia – Verdi Europei nella circoscrizione Sud nel corso di una Conferenza stampa svoltasi oggi a Taranto e nella quale sono stati resi noti i nuovi dati del rapporto epidemiologico Sentieri per dei 6 anni tra il 2003 e il 2010 (da questi dati è escluso il 2005 per una carenza di dati).

 
“I dati del rapporto sono drammatici – continuano i due esponenti ecologisti -. Si registra un aumento di mortalita’ per il mesotelioma della pleura del 142% in piu’ per gli uomini e del 110% in piu’ per le donne; un aumento della mortalita’ per il tumore maligno della trachea e dei bronchi del 21% in piu’ per gli uomini e del 27% in piu’ per le donne; un aumento della mortalita’ per tumori maligni del sistema linfatico del 10% in piu’ negli uomini e del 52% nelle donne; un aumento della mortalita’ per le malattie respiratorie acute del 43% in piu’ per gli uomini e del 15% in più per le donne; un aumento della mortalità per il tumore maligno del testicolo del 94% in più per gli uomini. In oltre si registra un’incidenza oncologica del tumore maligno al polmone del 55% in piu’ per gli uomini e del 44% in piu’ per le donne e del per tumore alla tiroide del 58% in piu’ per gli uomini e del 20% tra le donne, un aumento incidenza dei tumori dei tessuti molli del 35% in piu’ negli uomini e del 48% in piu’ donne”. 
 
“Di fronte a questi dati drammatici emergono responsabilita’ politiche e morali che avrebbero dovuto portare a rimuovere quelle figure che nei partiti di sinistra e nei sindacati, invece di battersi per i diritti e la salute dei tarantini, hanno scelto la sistematica complicita’ con i padroni dell’Ilva – aggiungono i candidati di Green Italia Verdi Europei -. Un simbolo di questa contiguita’ intollerabile è Ludovico Vico, prima dirigente della Cgil e poi del Pd pugliese: Vico che al telefono con Archinà, come si legge negli atti giudiziari, concordava strategie e procedure nell’interesse della famiglia Riva. Oppure Daniela Fumarola, responsabile Cisl che, come emerge dalle indagini, interloquiva con Archina’ al telefono pianificando strategie comuni”.
 
“Diciamo con grande chiarezza sin da ora che se il 19 giugno il sindaco di Taranto Stefano e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dovessero essere rinviati a giudizio servirà un atto di igiene politica con dimissioni immediate e nuove elezioni per Taranto e la Puglia – concludono Bonelli e Della Seta -. Solo con una forza ecologista autonoma e autorevole, che promuova una conversione industriale sul modello di quanto fatto a Bilbao, Taranto potrà uscire dal tunnel dell’avvelenamento della citta’”.

Sulla par condicio Fico e il M5s fanno gli struzzi

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“Il Movimento 5 Stelle non nasconda la testa sotto la sabbia sulla par condicio: il punto non è se Grillo andrà o no a ‘Porta a Porta’, piuttosto il presidente Fico richiami tutte le testate e tutti i programmi inadempienti, a cominciare da ‘Ballarò’ e da ‘Piazza Pulita’, al rispetto della legalità e della democrazia”.

Lo dichiara Roberto Della Seta, candidato di Green Italia Verdi Europei.

“La lista Green Italia Verdi Europei, rappresentante in Italia del Partito Verde Europeo, il quarto attualmente all’europarlamento,  è silenziata dai maggiori talk show televisivi e ha un accesso minimo ai telegiornali. Tutto questo non solo danneggia noi, ma soprattutto vìola il diritto dei cittadini a un’informazione corretta e completa sulle prossime elezioni europee. L’atteggiamento pilatesco del presidente della Commissione di Vigilanza Rai è intollerabile, perché è di tutta evidenza che l’unico suo interesse è  quello di non disturbare il manovratore, con buona pace della par condicio e del diritto dei cittadini ad un’informazione pluralista”.

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