Posts by: Roberto Della Seta

La Guerra (Taciuta) dell’aria che ogni anno ci costa 43 mld e 67mila morti

SMOG

“67.921 morti invisibili per lo Stato, un costo medio annuo di 43 miliardi di euro e 2,5 punti di Pil ‘in fumo’ a causa dell’inquinamento e 3,5 milioni di giornate lavorative perse ogni anno. Sono queste le cifre agghiaccianti che racconta il dossier “La Guerra (taciuta) dell’Aria” presentato oggi a Roma dal leader dei Verdi Angelo Bonelli e dall’esponente di Green Italia Roberto Della Seta. Dati incredibili e che si stenterebbe a considerare “reali” se non fossero stati resi pubblici da un organismo internazionale come l’AEA, Agenzia europea per l’ambiente
Il dossier ha rielaborato i dati dello studio sulla qualità dell’aria e reso pubblico lo scorso 14 novembre dall’AEA che ha calcolato l’impatto su salute e ambiente includendo le morti premature, i costi per la sanità, i giorni lavorativi persi, la riduzione dei raccolti agricoli. Particolarmente interessante è la classifica degli impianti europei più inquinanti. Secondo lo studio europeo l’Ilva di Taranto risulta nella Top 30 degli impianti Ue più inquinanti con un danno economico provocato, come dato medio, di 2,5 miliardi di euro. Read More…

“Gente del popolo”, ma restano razzisti. E il Pd discute di poltrone

torsap

Articolo su Huffington Post –

Una rosa è una rosa e un razzista è un razzista. Anche a Roma, anche a Tor Sapienza.
E’ vero: sono persone semplici, gente del popolo costretta a vivere da decenni in un quartiere che è degradato da sempre (e in ogni caso da molto prima che ci arrivassero gli immigrati). Ma quelli che a Tor Sapienza urlano insulti schifosi contro gli immigrati, minorenni compresi, ospitati nel centro di accoglienza, che vogliono cacciarli e non vogliono condividere con loro neppure gli stessi bar e marciapiede, che danno la caccia al “negro” e al musulmano per vendicare un tentativo di stupro compiuto da chi non è “negro” né musulmano, vanno chiamati per nome: spregevoli razzisti.

E’ una guerra tra poveri? Certo. L’atteggiamento pregiudizialmente anti-immigrati di buona parte degli abitanti del quartiere è lo sfogo di una condizione sociale degradata, il risultato di uno dei tanti esperimenti romani di “anti-urbanistica”? Sicuramente. Ma le spiegazioni sociologiche non cancellano un dato di realtà: a Tor Sapienza non tutti i “poveri” sono uguali. Quelli italiani stanno molto meglio degli stranieri, non sono dovuti scappare da casa loro per la miseria e le guerre e non si trovano privati di ogni diritto civile, sociale, politico. Poi è falso che tutti gli abitanti (italiani) di Tor Sapienza si riconoscano in quelle bande di esagitati e incivili, somiglianti non solo metaforicamente agli ultrà da stadio, che assaltano immigrati e forze dell’ordine; e sarebbe ora che i tanti di Tor Sapienza che razzisti non sono, escano allo scoperto, rifiutino ad alta voce l’etichetta di razzista che minaccia di restare appiccicata sul quartiere. Read More…

Liguria e non solo: se troppi morti per alluvioni sono un “delitto”, chi è “l’assassino”?

frana

Articolo  su Huffington Post –  

Ormai lo dicono persino i politici: se ad ogni pioggia eccezionale non solo pezzi d’Italia vanno sott’acqua ma muoiono persone – le ultime aChiavari e a Biella – questo non è colpa del caso ma del “malgoverno” del territorio. Insomma non è una fatalità: è la conseguenza coerente e inevitabile – oggi ingigantita dai cambiamenti climatici che vedono il moltiplicarsi di fenomeni estremi – di scelte pubbliche che nel corso degli anni, dei decenni, hanno sistematicamente incoraggiato un consumo di suolo esagerato, improprio e spesso del tutto illegale. Il ministro dell’ambiente Galletti si è spinto più in là: ha dichiarato che il dissesto territoriale che colpisce buona parte d’Italia, trasformando sempre più spesso temporali di stagione in vere catastrofi, è figlio in particolare dei condoni edilizi che hanno legalizzato migliaia di case costruite illecitamente in zone insicure e hanno incentivato nuovo abusivismo. Ha aggiunto il ministro: i condoni edilizi vanno considerati come “tentati omicidi”.

Tolto quel “tentati”, concordiamo al 100 per 100 con Galletti. Ma se c’è un “delitto”, se c’è un omicidio, occorre cercare gli “assassini”. Nel caso dei tre condoni edilizi generalizzati varati in Italia in meno di 20 anni, l’indagine è semplicissima: il primo, 1985, fu fatto dal governo Craxi e votato da tutti i “soci” dell’allora pentapartito dalla Dc al Psi. Gli altri due, 1994 e 2003, portano la firma di governi Berlusconi. L’ultimo, per dire, è stato votato anche dal partito, l’Udc, nel quale tuttora milita il ministro Galletti. Come attestano le stime di Legambiente e Cresme, i tre condoni edilizi hanno fatto da potente volano all’attività edilizia illegale. Solo fra il 2003, anno dell’ultima sanatoria, e il 2011 sono state costruite 258 mila case abusive, per un giro d’affari vicino ai 20 miliardi: un business dunque rilevantissimo, che si concentra prevalentemente ma non solo nelle regioni meridionali e costituisce uno dei campi di attività preferiti delle ecomafie. Read More…

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