“Alla luce di come si sono svolte le primarie in Liguria per la scelta del candidato governatore, una cosa è certa: gli ambientalisti non possono assolutamente essere al fianco di chi, dopo aver inquinato in un modo o nell’altro la regione, ha inquinato anche il regolare svolgimento della consultazione popolare. Altro che anni rock preannunciati dalla candidata Paita, per la Liguria con lei può esserci solo il ballo del mattone”.
Lo dichiarano Monica Frassoni, presidente dei Verdi Europei, e Oliviero Alotto, portavoce di Green Italia, insieme agli altri esponenti di Green Italia Massimo Maugeri (portavoce regionale), Roberto Della Seta, Francesco Ferrante.
“Per la Liguria – continuano gli esponenti di Green Italia – occorre uno shock salutare, ovvero una rottura con gli intrecci di potere che da ponente a levante, e da destra a sinistra, imbrigliano la regione da troppi anni. La Liguria è una delle regioni italiane a più elevato consumo di suolo, sebbene abbia una delicata conformazione idrogeologica. Affidarne il governo a chi è diretta espressione di quel sistema di potere che ha larga parte di responsabilità nella pesante cementificazione del territorio, dubitiamo fortemente che possa costituire una speranza di cambiamento. L’unicità di un territorio che può ancora essere campo di eccellenza ambientale va difeso con le unghie e con i denti”.
“ Noi saremo al fianco di chi vuole la Liguria della qualità, della bellezza e della partecipazione attiva delle comunità locali , e contro chi , vestendo i pani del decisionista, vuole grandi opere inutili e colate di cemento in favore di interessi particolari” – concludono gli esponenti di Green Italia.