Ho passato una vita in Legambiente, dall’aprile 1986 quando arrivai come obiettore di coscienza in servizio civile e fino al dicembre 2007, quando ho lasciato l’incarico di presidente nazionale. Ma Legambiente rimane la mia casa pubblica (quella privata è a Roma: ci sono nato nel 1959 e ci vivo, con mia moglie e mio figlio). Prima di incontrare Legambiente ho fatto in tempo a laurearmi in storia contemporanea e a lavorare per un po’ come giornalista. La storia rimane la mia più grande passione, insieme alla Roma (nel senso della Roma calcio). nella scorsa legislatura sono stato senatore del Partito Democratico, eletto in Piemonte, e capogruppo in Commissione Ambiente. Prima di entrare nel Pd quando è nato, non avevo altre tessere di partito. Ho fatto questa scelta nella speranza che il Partito Democratico mettesse l’ambiente al centro della politica: della sua politica e della politica italiana. Nel 2013, considerando la distanza sempre maggiore tra le mie posizioni di ecologista e gli orientamenti del Partito democratico, ho lasciato il Pd e insieme a molti altri ho dato vita a “Green Italia”, movimento nato per ricostruire nel Paese una presenza autonoma e visibile dell’ecologia in politica, in diretto collegamento col Partito Verde Europeo.
Con la lista “Green Italia Verdi Europei sono candidato nelle elezioni europee del 25 maggio 2014 nell’Italia centrale e meridionale.
LA MIA ATTIVITA’ PARLAMENTARE DURANTE LA XVI LEGISLATURA
ROBERTO DELLA SETA – RENDICONTO DI LEGISLATURA (2008-2013)
– Senatore del Pd nella XVI Legislatura
– Eletto in Piemonte
– Capogruppo nella Commissione Ambiente eTerritorio
– Componente della Commissione Speciale Diritti Umani
Dati biografici
Sono nato a Roma il 15 agosto 1959. Vivo a Roma con mia moglie Alessia e mio figlio Giovanni.
Laureato in Storia contemporanea, giornalista, ho lavorato per molti anni in Legambiente, di cui sono stato presidente dal 2003 al 2007.
Dal 2007 ho fatto parte del primo esecutivo del Partito Democratico, tra i pochissimi non provenienti né dai Ds né dalla Margherita.
nel 2013, lasciato il pd ho prmosso insieme a molti altri ecologisti di diverse provenienze il movimento green italia
Ho scritto diversi saggi su argomenti di storia contemporanea: La difesa dell’ambiente in Italia. Storia e cultura del movimento ecologista (FrancoAngeli 1999), Dizionario del pensiero ecologico. Da Pitagora ai no-global (con Daniele Guastini, Carocci 2007), Patria. Un’idea per il nostro futuro(con Emanuele Conte, Garzanti 2011), La sinistra e la città. Dalle lotte contro il “sacco” urbanistico ai patti con il partito del cemento (con Edoardo Zanchini, Donzelli 2013).
Dati sul reddito e sul patrimonio
Sono stato uno dei primi parlamentari italiani a pubblicare su internet i dati sulla propria situazione reddituale e patrimoniale. Questo il link: http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede_v3/Attsen/00025200_docpatr.htm.
Dall’inizio della legislatura, ho versato a Legambiente e al Pd una quota pari a circa un terzo degli emolumenti ricevuti come parlamentare (indennità, diaria, contributi per i collaboratori).
Insieme a me e al collega Francesco Ferrante hanno lavorato tre collaboratori, occupandosi della segreteria, dell’attività legislativa, della comunicazione.
Presenza e “produttività” nel lavoro parlamentare
Ho partecipato all’83% delle votazioni elettroniche tenutesi nel corso delle sedute del Senato (5281 su 6372, dato aggiornato al 28/2/2012); a queste vanno aggiunte il 5,5% di votazioni (354)cui non ho partecipato perché impegnato in missioni autorizzate dal Senato.
In 115 occasioni ho votato in difformità dalle indicazioni del mio Gruppo di appartenenza.
Ho presentato come primo firmatario 32 disegni di legge, 261 interrogazioni, 1061 emendamenti a provvedimenti legislativi.
Questo il link per consultare i dati sulla mia presenza e produttività parlamentare:
http://parlamento.openpolis.it/parlamentare/della-seta-roberto/333083.
Tra i disegni di legge cui tengo di più, quelli
per la repressione dell’abusivismo edilizio
(ddl 3583 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/16/DDLPRES/697188/index.html),
per riconoscere il diritto di cittadinanza ai figli nati in Italia di cittadini immigrati
(ddl 380 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=447709),
per prolungare il permesso di soggiorno ai lavoratori immigrati licenziati a causa della crisi economica
(ddl 2115 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=478270),
per incentivare il risparmio idrico ed energetico nelle nuove costruzioni
(ddl 2645 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=530181),
per fissare indirizzi innovativi in campourbanistico che consentano di fermare il consumo di suolo (a.s. 3624 http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede_v3/Ddliter/testi/39195_testi.htm), per liberalizzarel’uso personale di cannabis
(ddl 3034 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=620103),
per cancellare l’equiparazione (introdotta dalla legge Fini-Giovanardi) tra droghe leggere e droghe pesanti
(ddl 2798 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=606078),
per introdurre nel codice penale i reati ambientali
(ddl 1076 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=315270),
per introdurre il reato di tortura nel codice penale
(ddl 374, http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=445443),
per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova del 2001 (ddl 377, http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=00323215&part=doc_dc&parse=no&stampa=si&toc=no).
Inoltre, nasce da un mio emendamento la norma che perla prima volta introduce in Italia una tutela specifica degli alberi monumentali,inserita nel disegno di legge sugli spazi verdi urbani (ddl 2472-D, http://www.parlamento.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00697066.pdf) approvato definitivamente il 21 dicembre 2012.
Priorità e risultati della mia attività parlamentare
Nella prima parte della legislatura, fino al novembre 2011, mi sono occupato soprattutto di contrastare scelte e proposte del governo Berlusconi e della maggioranza di centrodestra che ritenevo particolarmente dannose. In alcuni casi questo sforzo ha avuto successo (stop alla controriforma della legge sulla caccia), in altri no ma ha contribuito a tenere aperta l’attenzione su vicende importanti (caso Ilva).
Nei mesi del governo Monti, ho cercato di migliorare i contenuti ambientali dei provvedimenti proposti dall’esecutivo,impegnandomi in particolare per “ridurre il danno” di alcune scelte e“intenzioni” negative del ministro dello sviluppo Passera in tema di energia(azzeramento degli eco incentivi per le ristrutturazioni delle case, più vincoli e più burocrazia per le imprese del settore delle energie rinnovabili, via libera a perforazioni petrolifere anche in prossimità di aree protette). Due risultati importanti sono arrivati nell’ultimo giorno di lavoro ordinario delSenato prima dello scioglimento delle Camere: l’approvazione in via definitiva del disegno di legge sugli spazi verdi urbani, contenente norme per favorire lo sviluppo del verde urbano e sottoporre a forme specifiche di tutela gli alberi monumentali; l’approvazione in prima lettura da parte del Senato del disegno di legge di aggiornamento della legge quadro sui parchi, che prevede più poteri per chi gestisce le aree protette.
Questi alcuni dei temi principali che hanno caratterizzato la mia attività in Parlamento:
ILVA. Nel decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sull’aria pulita, emanato nel luglio 2010, il governo Berlusconi inserì all’ultimo e senza informarne il Parlamento un comma che prorogava l’entrata in vigore di limiti più rigorosi alle concentrazioni di benzo(a)pirene in atmosfera, disegnato su misura per soddisfare le richieste dell’Ilva di Taranto.All’epoca denunciai in Senato e pubblicamente questa vergogna, due anni dopo ho saputo dagli atti dell’inchiesta della magistratura di Bari sull’Ilva cheEmilio Riva, proprietario dell’azienda, scrisse allora una lettera a Bersani chiedendogli di fermare “quel rompicoglioni di Della Seta”. Non so se Bersani abbia mai ricevuto il messaggio, certamente nessuno del Pd mi ha mai chiesto di ammorbidire le mie posizioni (né io com’è ovvio l’avrei fatto).
CACCIA. All’inizio della legislatura il centrodestra ha presentato in Senato un disegno di legge che stravolgendo la Legge 157 del 1992 puntava ad aprire le porte a una caccia senza regole e senza limiti. Nella Commissione ambiente, dove la proposta ha cominciato il suo iter legislativo, ho avviato come capogruppo del Pd un’azione di ostruzionismo per impedire l’approvazione del testo, presentando circa mille emendamenti ed ottenendo alla fine il suo ritiro.
ALBERI MONUMENTALI. Nell’ultimo giorno utile della legislatura (21 dicembre2012) è stato approvato in via definitiva dalla Commissione ambiente del Senato il disegno di legge recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. L’articolo 7 (“Disposizioni per la tut la e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”), frutto di un mio emendamento al testo originario, introduce per la prima volta in Italia una tutela specifica degli alberi monumentali,prevedendo l’obbligo di censirli per le amministrazioni locali e stabilendo sanzioni per chi li abbatte o li danneggia.
LEGGE SUGLI STADI. Mi sono battuto per impedire l’approvazione della cosiddetta “legge sugli stadi”, che dietro il pretesto di favorire la costruzione di impianti sportivi più moderni e sicuri consentiva la costruzione di interi quartieri in deroga alle norme e alle procedure urbanistiche. AllaCamera la legge è stata approvata all’unanimità, in Senato sono riuscito a fermarla.
CONDONO EDILIZIO. Per ben 17 volte durante questa legislatura il Pdl,soprattutto per mano dei suoi senatori e deputati campani, ha tentato di riaprire i termini dell’ultima sanatoria edilizia generalizzata, varata dal governo Berlusconi nel 2003. Insieme agli altri parlamentari ecodem siamo sempre riusciti ad impedire questo ennesimo assalto alla legalità e al territorio.
TERREMOTO IN ABRUZZO. Grazie a un mio emendamento al primo “Decreto terremoto” (giugno 2009) è stata anticipata l’entrata in vigore di norme più rigorose per la sicurezza antisismica delle nuove costruzioni.
NEW TOWN A L’AQUILA. Recentemente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato: “E’ l’ora di ricostruire L’Aquila dimenticando i progetti di una new town fuori dell’attuale centro”. Le “new town”realizzate a L’Aquila, vere e proprie “anti città” isolate una dall’altra e già fatiscenti dopo tre anni dal terremoto, sono state anche oggetto di un articolo del “New York Times” che le ha prese ad esempio negativo di cattiva ricostruzione in città colpite da grandi disastri. Nei giorni drammatici del post-terremoto, fui tra i pochissimi in Parlamento a contestare la scelta di Berlusconi e Bertolaso di realizzare tante piccole”new town” attorno a L’Aquila, denunciando il rischio che questa scelta sfigurasse irrimediabilmente l’assetto urbanistico della città e allontanasse l’obiettivo di ricostruire il centro storico.
SALVATE LE FESTE NAZIONALI LAICHE. Con il decreto legge138/2011 (“Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”) il governo Berlusconi aveva soppresso le festività civili del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno. Grazie all’approvazione di un mio emendamento sono state reintrodotte.
NUCLEARE. Dall’inizio della legislatura mi sono battuto contro la scelta del governo Berlusconi di ritornare al nucleare,contribuendo a superare le incertezze e le ambiguità del Pd su questo punto. Ho chiesto pubblicamente e ottenuto le dimissioni del professor Umberto Veronesi da senatore (eletto nel Pd) dopo che aveva accettato l’incarico di presidente dell’Agenzia nucleare.
CLIMA E ENERGIE RINNOVABILI. Ho presentato varie mozioni per promuovere l’utilizzo e l’incentivazione delle energie rinnovabili, nonché mozioni per contrastare le posizioni “negazioniste” di ampi settori del centrodestra in merito ai cambiamenti climatici. Ho partecipato alla delegazione del Senato alla conferenza sul clima di Poznan (dicembre 2008). Ho contrastato le molte scelte negative del governo Berlusconi e dello stesso governo Monti in tema di energie rinnovabili ed efficienza energetica: dai ripetuti tentativi – in parte neutralizzati e in parte riusciti – di azzerare il credito d’imposta del 55%per le ristrutturazioni edilizie eco efficienti, ai decreti ministeriali emanati prima dal ministro Romani e poi dal ministro Passera che hanno reso molto più complicato l’accesso agli incentivi per lo sviluppo delle energie pulite penalizzando migliaia di piccole imprese italiane.
DIRITTI UMANI. Come componente della Commissione speciale per i diritti umani ho presentato numerose interrogazioni chiedendo più risorse e molta più apertura per l’accoglienza dei migranti che giungono in Italia e in particolare per i richiedenti asilo in fuga dal Nord Africa in guerra. Nel maggio 2009 ho partecipato a una missione della Commissione in Israele e nei territori occupati della Cisgiordania e di Gaza.
F35. Ho presentato come primo firmatario una mozione contro il progetto di acquisto degli aerei da guerra F35 “JointStrike Fighter”, che malgrado il loro costo faraonico sono sistematicamente sfuggiti a qualunque “spending review”.
PIEMONTE. Ho svolto un’attività di stretto contatto con il mio collegio di elezione. Tra i fronti principali di questo impegno, la necessità di rivedere il progetto del Tav Torino-Lione e la denuncia dei rischi connessi alla cattiva gestione del sito nucleare di Saluggia che ospita oltre i tre quarti delle scorie radioattive più pericolose presenti in Italia.
VOTI RIBELLI
Queste le occasioni più significative in cui ho votato in difformità dalle indicazioni del mio gruppo:
– non ho votato la ratifica del trattato di amicizia tra l’Italia e la Libia di Gheddafi (febbraio 2009);
– nel novembre 2010 non ho partecipato al voto con cui i Senato ha espresso parere favorevole alla nomina di UmbertoVeronesi a capo dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, istituita dal governo Berlusconi per sostenere il ritorno dell’Italia al nucleare;
– nel luglio 2012 ho presentato in aula un emendamento alla legge costituzionale di modifica degli articoli dellaCostituzione riguardanti Parlamento e Governo, che prevedeva il divieto peri parlamentari di cambiare gruppo di appartenenza nel corso della legislatura(in questi cinque anni i “cambi di casacca” hanno coinvolto più di cento deputati e senatori). L’emendamento è stato respinto a larga maggioranza, solo 45i voti favorevoli;
– non ho votato la nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti (lugIio 2012), approvata a larga maggioranza;
– non ho votato il decreto Ilva (dicembre 2012), che consente di derogare alle norme ordinarie e alle stesse decisioni della magistratura nei casi di grandi industrie inquinanti;
– ho votato contro la nuova legge sulla professione forense che limita l’accesso alla professione per i giovani avvocati (dicembre 2012).