Articolo su Huffington Post con Francesco Ferrante –
Dalle parti di “Liberi e uguali” c’è insofferenza verso Pietro Grasso, Rossella Muroni e Laura Boldrini, le “new entry” delle ultime settimane?
Parrebbe di sì leggendo su queste pagine un recente articolo di Alessandro De Angelische riferisce di presunti “mal di pancia” dei soci fondatori della nuova formazione nei confronti del presidente del Senato (“nessun messaggio politico, emotivo, in grado di stabilire una connessione sentimentale con quel famoso popolo che è ‘andato nel bosco’”), della Boldrini che pretenderebbe di portare in Parlamento “la bracciante sfruttata, la vittima di soprusi e così via”, dell’ex-presidente di Legambiente Rossella Muroni voluta da Grasso per coordinare la campagna elettorale di “LeU”.
Non sappiamo se e quanto le ricostruzioni di De Angelis e le preoccupazioni di Caldarola rappresentino fedelmente gli umori che si respirano in “Liberi e uguali”: il punto di vista dell’osservatore, come insegna la fisica moderna, spesso interagisce con i fenomeni osservati… Ma le loro analisi colgono un punto indiscutibile: Grasso, Boldrini, Muroni hanno in comune una sostanziale estraneità alla storia recente della sinistra politica italiana, o meglio dei suoi gruppi dirigenti, nel senso che non hanno avuto ruoli nei primi dieci anni di vita del Pd né hanno condiviso scelte e percorsi della cosiddetta sinistra radicale. Fino a ieri o all’altro ieri tutti e tre facevano altro: Grasso il magistrato, prima capo della Procura di Palermo e poi procuratore nazionale antimafia dal 2005 al 2012; Laura Boldrini il portavoce per il Sud Europa dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati; Rossella Muroni fino a pochi giorni fa la presidente nazionale di Legambiente, la principale associazione ecologista italiana dove è stata impegnata per più di vent’anni.
Allora mi permetto un consiglio non richiesto ai nostri amici di “Liberi e uguali”: fidatevi dei tre marziani, non considerateli intrusi. Una sinistra che fondi la sua proposta e la sua azione sui valori evocati dalle biografie di Pietro Grasso, Rossella Muroni, Laura Boldrini, e candidate e candidati che somiglino il più possibile ai loro identikit, convengono pure a voi, sono la via più sicura per ottenere un consenso che vada oltre la somma un po’ asfittica dei voti dei partiti da cui è nata la sfida di “Liberi e uguali”.